Mercoledì, 28 Settembre 2011 20:19

Un ricordo, un saluto

Scritto da  Gerardo

"Solo adesso, con la brezza di settembre, mi è arrivata la notizia della scomparsa di un amico degli anni aglianesi poi divenuto francescano. Mi riferisco a p. Teofilo Gori, nato ad Agliana (Italia) il 16 settembre 1920. Ho saputo da poco che se ne è andato, a Bosco ai Frati (Italia) il 16 maggio 2005. Qui mi piace accennare alla sua biografia."
Nel seguito puoi leggere tutto il ricordo, di Arnaldo Nesti.



"Era nato, infatti, ad Agliana, provincia di Pistoia, da Silvio ed Eugenia Mati, il 16 settembre 1920, è battezzato con il nome Mario. Accolto al vicino Collegio Serafico di Giaccherino (Pistoia), dove compì gli studi ginnasiali, vestì l’abito francescano al convento di Fucecchio il 6 agosto 1937, prendendo il nome Teofilo. Lo ricordo ad Agliana anche se fra noi c'era qualche anno di difffrenza.
All’Istituto Superiore Santa Chiara di Napoli frequentò un corso di Scienze Naturali, conseguendo il titolo di Lettore Generale.
In Provincia aveva svolto diversi servizi: insegnante al Bosco dei Frati (1945-1946); Maestro di disciplina dei Chierici filosofi di Colleviti (1951-1954); Insegnante in detto studentato (1951-1968); insegnante al Collegio di Giaccherino (1964-1970). Nel capitolo provinciale del 1967 viene trasferito a Giaccherino con l’ufficio di economo.

Il 1º giugno 1971, lo sbarco a Haifa, inizio per lui del periodo in Terra Santa; terra dalla quale mai aveva distratto le sue aspirazioni e che lo zio, padre Alberto Gori, poi Patriarca di Gerusalemme, gli aveva messo nel cuore e nella mente fin dalla fanciullezza.

Dopo due mesi di servizio al Santo Sepolcro, fu scelto come superiore al convento della Flagellazione. Nel 1974 fu nominato segretario Custodiale. Il 2 agosto 1983 il neo Custode fra Ignazio Mancini, succeduto a padre Maurilio Sacchi, gli scriveva: “Allora, tra giorni, Lei intende proprio lasciarci. Ci lascia dopo dodici anni di servizio.
È mio dovere ringraziarLa con tutto il cuore per quanto ha dato alla Custodia durante questi dodici anni. Mi congratulo per la tenacia nel lavoro, specialmente nei giorni di punta, come quelli delle Congregazioni Capitolari e il periodo che le segue. Mi congratulo anche per le virtù di saper tenere i segreti. Queste qualità sono proprie di un segretario”.

Fra Teofilo ha trascorso gi ultimi anni al Bosco ai Frati, in Mugello.
Qui svolgeva il suo apostolato e lavorava anche fisicamente, coltivando la terra con un piccolo trattore. Negli ultimi tempi, aveva pagato più di una volta l’abuso della fatica. Nello spazio di un quarto d’ora – tanto fu il tempo durante il quale si era allontanato il confratello (da tempo vivevano in due) – lo ritrovò immobile per sempre, seduto sulla sedia in cui l’aveva lasciato.
Lo ricordo ai lettori di Asfer.it come un personaggio vivo, colto e... protagonista di questo tempo senza eroi."

(Arnaldo Nesti)
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